lunedì 20 maggio 2013

I Calamari come li fà la Moglie del Pesciaiolo..

Il sabato mattina mi capita, anche se non quanto vorrei, di fare una capatina dal mio pescivendolo ambulante di fiducia…pesce freschissimo e tante, tante chiacchiere! 
Questo sabato avevo proprio l’intenzione di fare il classico pescione in forno ma, ahimè, la settimana è stata di brutto tempo e di branzini manco l’ombra sul banco!! A malincuore, ma grazie alle famose chiacchiere, mi sono fidata e ho preso i calamari..”..Guarda che anche questi li puoi fare in forno! Su un letto di patate, ma anche di carciofi!  La mi moglie ci mette sopra un battutino, anche un po’ di pangrattato, un filo d’olio e via! 10 minuti eh…che devono essere BURRO!!!”….


Ingredienti per 2 porzioni abbondanti:
  • 6 calamari freschissimi!
  • 3/4 grosse patate
  • 6 pomodorini ciliegia
  • 2 agli
  • un mazzetto di prezzemolo
  • 3 cucchiai di pangrattato
  • 1 peperoncino
  • sale & pepe
  • olio EVO

Pelare e lavare le patate. Tagliarle sottili e disporle in una pirofila da forno insieme ai pomodorini divisi in 4 (io ho tolto anche i semi). Condire con olio, sale, pepe e un aglio in camicia. Cuocere in forno a 200° per 40 minuti o comunque finché non sono praticamente cotte!

Nel frattempo pulire e lavare i calamari. I tentacolini vanno divisi in due, la sacca si può aprire con un solo taglio verticale (allora fate anche dei taglietti per evitare che si arricci in cottura), oppure può essere fatta a striscioline. 
Preparare un trito con del prezzemolo lavato ed asciugato, lo spicchio d’aglio privato dell’anima, il peperoncino, e mescolare il tutto con il pangrattato.

Quando le patate hanno quasi terminato la cottura, toglierle dal forno(ricordarsi di levare anche l’aglio in camicia!), distribuirvi sopra i calamari e coprirli con il trito preparato. Condire con poco sale ed un filo d’olio e rimettere in forno per altri 10 minuti..”..non di più eh, che devono essere BURRO!”. 
E lo sono, vi assicuro!!!



Domenica 26 maggio potreste avere un impegno...

..una bella giornata di relax immersi tra le dolci colline del Montalbano, per assaggiare l'ottimo vino della tenuta Il Sassolo nella zona DOCG di Carmignano.
Ma come è noto non si può certo bere a stomaco vuoto!!..e allora via a taglieri e pastasciutte e per finire in bellezza i golosissimi dolci di Irene & Slu…vi aspettiamo numerosi!




lunedì 4 febbraio 2013

Reginette radicchio, salsiccia e fichi secchi

Beh, ad occhio e croce questo dovrebbe essere uno dei piatti preferiti dal mio G da quando ci siamo trasferiti quassù tra le colline…o almeno da quando nell’inverno 2011 siamo andati alla festa del fico secco qui a Carmignano. Oh, presidio Slow Food mica chissà che ficuccio… Insieme ad un bel pacchetto di fichi ho preso anche uno di quei libriccini di ricette ideate da delle casalinghe del posto. Ok, la ricetta non è mia, ma dato che è buona è giusto divulgarla oltre questi dolci colli.

Innanzitutto devo dire che il formato Reginetta della pasta è un po' Vintage…mi fa ricordare il famoso sugo di Cinghiale in Dolceforte della nonna, con piumaggio, cioccolato e caffè, uvetta e pinoli e chi più ne ha più ne metta…ma allora queste reginette sono destinate ai sapori agrodolci :-o...




Ma come si fanno queste famose Pastasciutte? Consiglio vivamente un bel Radicchio Tardivo IGP. Lo lavate e lo fate a fette e lo mettete in una padella con poco olio. Si salta un po’ e si insaporisce con sale e pepe, si aggiunge un mezzo bicchiere di vino rosso e si fa evaporare. Si porta a cottura e si tiene da parte. In un’altra padella con poco olio si mette a cuocere 1 salsiccia privata del budello e sbriciolata con le mani. Si salta fino a farla colorire e si aggiunge un paio di fichi secchi (di Carmignano, mi raccomando…) tagliati a striscioline. Si salta ancora un paio di minuti e poi si unisce al radicchio. 
Cuocere le Reginette Vintage al dente e saltarle nel sugo preparato. A piacere aggiungere del parmigiano grattugiato. 
Mangiare Subito, è un piatto golososo ed insolito!